giovedì 2 maggio 2024

Aneddoti su Chesterton - Essere sempre avanti!

Un recensore fece notare che Chesterton [nel suo libro su Dickens] aveva detto che ogni cartolina scritta da Dickens era un'opera d'arte; ma Dickens morì il 9 giugno 1870 e la prima cartolina britannica fu emessa il 1° ottobre 1870. [Chesterton rispose:] “Un meraviglioso esempio dell'incessante propensione di Dickens a precorrere i tempi”.

Maisie Ward, Gilbert Keith Chesterton.



mercoledì 1 maggio 2024

Chesterton secondo l'Oxford Reference.



British journalist, poet, novelist, and broadcaster.

A Londoner, Chesterton was educated at St Paul's School, where he illustrated E. C. Bentley's first book of clerihews. On leaving school he first intended to study art, but instead became a journalist. His poems, The Wild Knight (1900), were well received, but it was as a newspaper columnist that Chesterton's reputation was made. His vigorous paradoxical essays, attacking Victorian pretensions, decadence, and a whole range of fashionable attitudes and institutions, were so popular that they were republished in such collections as Heretics (1905). He also wrote major critical studies of Browning (1903) and Dickens (1906).

Chesterton also enjoyed success as a fiction writer. The Napoleon of Notting Hill (1904), a fantasy about civil strife between different London localities, was typical of his serio-comic narratives. Although he continued to write serious verse he also branched into a brilliant vein of comedy. Magic, his first attempt at drama, was a theatrical triumph in 1913. His greatest and most lasting success, however, was in the field of detective fiction, with the Father Brown stories (1911–27), the central character of which is a Roman Catholic priest.

Chesterton had met Hilaire Belloc in 1900, and they had many opinions and attitudes in common. Like Belloc, Chesterton opposed the socialism of G. B. Shaw and H. G. Wells. In 1922 Chesterton became a Roman Catholic, and from then on many of his copious writings were on religious topics, notably an important biography of St Francis of Assisi (1923). Towards the end of his life he became a popular and extremely expert broadcaster.

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Nostra traduzione:

Giornalista, poeta, romanziere e conduttore radiofonico britannico.

Nato a Londra, Chesterton fu educato alla St Paul's School, dove illustrò il primo libro di clerihews di E. C. Bentley. Al termine della scuola aveva intenzione di studiare arte, ma divenne giornalista. Le sue poesie, The Wild Knight (1900), furono ben accolte, ma fu come editorialista di giornali che Chesterton si fece una reputazione. I suoi vigorosi saggi paradossali, che attaccavano le pretese vittoriane, la decadenza e tutta una serie di atteggiamenti e istituzioni alla moda, erano così popolari da essere ripubblicati in raccolte come Heretics (1905). Scrisse anche importanti studi critici su Browning (1903) e Dickens (1906).

Chesterton riscosse successo anche come scrittore di narrativa. Il Napoleone di Notting Hill (1904), una storia fantastica di lotte civili tra diversi quartieri di Londra, è una tipica delle sue narrazioni sericomiche. Pur continuando a scrivere versi di argomento serio, si cimentò anche con una brillante vena comica. Magic, il suo primo tentativo di commedia, fu un trionfo teatrale nel 1913. Il suo più grande e duraturo successo, tuttavia, fu nel campo della narrativa poliziesca, con i racconti di Padre Brown (1911-27), il cui personaggio centrale è un prete cattolico.

Chesterton aveva conosciuto Hilaire Belloc nel 1900 e i due avevano molte opinioni e atteggiamenti in comune. Come Belloc, Chesterton si opponeva al socialismo di G. B. Shaw e H. G. Wells. Nel 1922 Chesterton divenne cattolico romano e da allora molti dei suoi copiosi scritti furono di argomento religioso, in particolare un'importante biografia di San Francesco d'Assisi (1923). Verso la fine della sua vita divenne un conduttore popolare ed estremamente esperto.

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Oxford Reference è "il principale prodotto di consultazione online, che abbraccia 25 diverse aree tematiche e riunisce 2 milioni di voci digitalizzate di dizionari, compendi ed enciclopedie della Oxford University Press". Indubbiamente ha un certo peso e trovarvi Chesterton non è cosa da poco. Il breve profilo biografico è quello qui sopra riportato, mentre la pagina richiama tutti i luoghi in cui Chesterton trova menzione, e cioè:

in The Oxford Companion to Twentieth-Century Literature in English;

in The Oxford Companion to English Literature;

in The Oxford Companion to Crime and Mystery Writing;

in The Oxford Companion to Edwardian Fiction;

in The Oxford Companion to Chaucer;

in Oxford World Encyclopedia;

in The Oxford Reader's Companion to Charles Dickens;

in The Oxford Companion to Modern Poetry (2nd Edition);

in Oxford Who's Who in the Twentieth Century,

e il tutto è reperibile a questo collegamento:

https://www.oxfordreference.com/display/10.1093/oi/authority.20110803095606253?p=emailAm7kEdLUpJsDg&d=/10.1093/oi/authority.20110803095606253

La voce tratta dall'Oxford Reader's Companion to Charles Dickens l'abbiamo riprodotta integralmente e tradotta in un post di alcuni giorni fa. La copertina che abbiamo pubblicato è diversa e più recente rispetto a quella che troverete nella pagina collegata, che è invece riferita all'edizione 2011, il cui contenuto è online.

Il collegamento qui sopra conduce poi alle copertine ed ai collegamenti delle singole opere che sono consultabili a pagamento o comunque a particolari condizioni. Le opere esistono naturalmente anche nel caro vecchio formato cartaceo.

Ci sembrava interessante dare atto della presenza del nostro Chesterton in queste grandi opere.

martedì 30 aprile 2024

Saggi su Chesterton - Reginald Charles Churchill, Chesterton on Dickens: The Legend and the Reality.

Chesterton on Dickens: The Legend and the Reality

lunedì 29 aprile 2024

Chesterton in altre parole - T. S. Eliot: Chesterton il miglior critico vivente di Dickens.

Dickens's 'best novel' is probably Bleak House; that is Mr. Chesterton's opinion, and there is no better critic of Dickens living than Mr. Chesterton.

La 'migliore novella' di Dickens è probabilmente Bleak House; il che è l'opinione del signor Chesterton, e non c'è miglior critico vivente di Dickens del signor Chesterton.

Thomas Stearns Eliot, Selected Essays.




domenica 28 aprile 2024

Saggi su Chesterton - Chesterton e Charles Dickens - Ewa Kujawska-Lis.

Dickens Quarterly
Vol. 29, No. 4 (December 2012), pp. 350-362 (13 pages)
Published By: The Johns Hopkins University Press

https://www.jstor.org/stable/45292608



sabato 27 aprile 2024

Chesterton in altre parole - The Oxford Companion to Charles Dickens, la voce su Chesterton ("considerato da molti dickensiani il miglior critico di Dickens").

Chesterton, G. K. (1874-1936), considerato da molti dickensiani il miglior critico di Dickens. Scrisse per la prima volta su Dickens in The Bookman (1900, 1903) e pubblicò uno studio completo, Charles Dickens, nel 1906.

Si trattava in parte di una risposta a GISSING, il cui studio del 1898 aveva, secondo Chesterton, enfatizzato eccessivamente il lato oscuro dell'opera di Dickens.

Chesterton si propone di celebrare nel suo stile esuberante la suprema abilità e fecondità comica di Dickens e la sua glorificazione dell'uomo comune, soprattutto nella figura di Sam Weller. Nonostante le occasionali lacune in affermazioni discutibili o in facili battute, Chesterton riesce brillantemente a trasmettere il sapore unico dell'arte di Dickens e offre molte intuizioni penetranti nel funzionamento della sua immaginazione. Tra il 1907 e il 1909 scrisse le singole prefazioni per ciascuno dei libri di Dickens ristampati da J. M. Dent nella sua collana Everyman's Library.

Queste prefazioni, raccolte sotto il titolo Appreciations and Criticisms of the Works of Charles Dickens nel 1911 (ristampato nel 1933 con i primi due sostantivi del titolo invertiti), contengono naturalmente commenti più dettagliati sui singoli romanzi rispetto al libro del 1906, e vi si trovano alcune delle discussioni più interessanti e stimolanti di Chesterton sull'opera di Dickens, come la sua raffinata analisi della struttura centripeta di Bleak House.

In The Victorian Age in Literature (1913), Chesterton diede risalto a Dickens, definendo la sua come “la più squisita delle arti... l'arte di divertire tutti”, e per il resto della sua carriera continuò a sostenere Dickens come un artista supremamente grande in un periodo in cui la maggior parte dei critici accademici considerava i suoi risultati con indifferenza o vero e proprio disprezzo. T. S. Eliot dichiarò (1932), 'Non c'è critico di Dickens migliore del signor Chesterton', e molti illustri studiosi e biografi successivi di Dickens, come Sylvère Monod e Peter Ackroyd, hanno fatto eco a questo elogio.

MS

Chesterton on Dickens, a cura di Alzina Stone Dale (vol. 15 of The Collected Works of Gilbert Keith Chesterton, Ignatius Press; Chesterton on Dickens, ed. M. Slater (1992). The Chesterton Review, 11.4 (special Dickens number) (1985).


Michael Slater, in Paul Schlicke (ed), The Oxford Companion to Charles Dickens



venerdì 26 aprile 2024

Un aforisma al giorno - Non adulare la propria nazione.

Non c'è mai stato nulla di buono nell'adulare semplicemente la propria nazione: un uomo adula la terra che teme, ma non la terra che ama.

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 25 settembre 1915, 

pubblicato anche nel volume postumo The Apostle and the Wild Duck.