sabato 28 aprile 2012

A cominciare da Ezra Pound Gran parte del mondo culturale ha molto da ridire sul pareggio di bilancio, dice Luca Negri sull'Occidentale (e tira in ballo pure GKC...)

Il pezzo è di Luca Negri, giornalista con spiccate simpatie chestertoniane, e comincia così:

Chi firma questo pezzo non ha nessuna intenzione di farsi passare per esperto di economia. Scrive soprattutto di cultura, quello è il suo campo e non dovrebbe sconfinare. Vero che ha un debole per Ezra Pound, ma non lo ha seguito negli studi economici, nell'indagine ossessiva sul rapporto fra soldi e cultura. E pensare che si tratterebbe di cose più profonde di meri calcoli matematici, di critiche alle manovre finanziarie: si finisce nel mondo del sacro, alla nascita delle monete come amuleti, ai culti del grano e del sole. Perché la cultura era in origine, e ancora dovrebbe essere, coltura, coltivazione: dunque, c'entrano eccome la produzione di ricchezza e la sua distribuzione. Però non si tratta di aderire per forza alla polemica poundiana contro l'usura, in comunione con monaci francescani, Dante, Chesterton e, ricordiamolo, dottrina sociale della Chiesa Cattolica. Non si tratta di diventare militanti di Casa Pound né di ripetere meccanicamente slogan contro la dittatura tecno-finanziaria e il dominio del signoraggio bancario (...).

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Il resto del pezzo lo trovate qui, in questo collegamento:

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