venerdì 30 settembre 2011

Un aforisma al giorno

"Il capitalismo e l'affarismo, nei loro recenti sviluppi, hanno predicato l'espansione degli affari anziché la conservazione dei beni personali; nel migliore dei casi hanno tentato di travestire il borsaiolo attribuendogli alcune virtù del pirata. Quanto al comunismo, corregge il borsaiolo solo vietando le borse e le tasche".

Gilbert Keith Chesterton, Il profilo della ragionevolezza

Il Fatto Quotidiano si occupa del Festival di Ravenna e del Nostro GKC

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/27/il-giallo-in-festival/160329/

C'è ancora chi non vuol far suonare le campane...

http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-per-chi-vieta-le-campane-3185.htm

giovedì 29 settembre 2011

Novità! Cantagalli pubblica La via di Roma di Hilaire Belloc

Hilaire BellocLa via di Roma

Nel 1901 Belloc decide di intraprendere un viaggio a piedi da Toul, in Francia, dove aveva terminato il servizio militare, fino a Roma. È un viaggio di purificazione che dovrà concludersi davanti alla Basilica di San Pietro il 29 giugno, in tempo per celebrare la festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.
Il pellegrinaggio di Belloc verso Roma non è solo un percorso metaforico, un’impresa dello spirito. È una strada reale, fatta di fatiche, pericoli, grandi silenzi, incontri, momenti di stupore e ostacoli da superare. Belloc lascia spesso la strada maestra e sceglie percorsi secondari, perché più interessanti, piacevoli e ricchi di imprevisti. Lungo il cammino non si lascia scappare l’occasione di conversare con la gente del posto, di visitare luoghi dal grande valore simbolico o di assaggiare qualche pietanza tipica. Ne nasce un intenso racconto che inaspettatamente coinvolge la storia e l’anima dell’Europa. Tra le pagine del suo quaderno compaiono alcuni disegni a matita appena tratteggiati che sembrano indicare i punti fermi del suo cammino: paesaggi, scorci, scene naturali, mura, campanili, borghi, ma soprattutto schizzi delle strade percorse e dei tragitti da compiere.
Nel corso di questa impresa, Belloc riscopre la memoria del vecchio continente e il suo legame con Roma, tutto sembra ricordala ed evocarla, tutto conduce inevitabilmente alle sue porte. Nel grande quadro della storia universale che si dispiega di fronte ai suoi occhi, l’Europa rappresenta il cuore pulsante della cristianità.
Il suo viaggio passa lungo il Rodano, oltre le Alpi, attraverso la Svizzera e gli Appennini per trovare infine le città italiane, preludio della meta tanto agognata. Belloc tende l’orecchio e il cuore per ascoltare tutto ciò che i luoghi sono in grado di offrire e per accogliere impressioni e suggestioni che questi evocano. Nel suo racconto prendono vita panorami magnifici, architetture dalla lunga storia, paesaggi umani variegati che diventano spunto per divagazioni sull’universalità dell’animo umano, sulle peculiarità dei popoli che incontra e sulla sua storia personale.
Più di ogni altra cosa Belloc, come ogni pellegrino, è in cammino verso se stesso: ad ogni passo ha modo di riflettere sulle sue origini (madre inglese, padre francese, nonni irlandesi), sui ricordi della sua prima giovinezza e della sua esperienza di soldato, e sulla sua identità “europea” che prima di essere nazionale è religiosa.
Giunto finalmente alla meta, esattamente nei tempi stabiliti, Belloc ci sorprende ancora una volta. Ci racconta poco o nulla di Roma ma improvvisa delle rime, come un tempo avrebbe fatto un trovatore medioevale, in onore dei suoi compagni di viaggio, il bastone e gli scarponi, che adesso avranno il meritato riposo.
Ciò che conta alla fine, sembra dirci Belloc, non è tanto la meta quanto il cammino, il viaggiare, il tendere di corpo e spirito verso un nobile obiettivo. Fedelmente e con ostinazione.

DALLE PAGINE 146-147: 
“Certo, era uno spettacolo nuovo per me vedere tutti gli uomini, donne e bambini di un luogo che accettavano tutti quanti senza riserva il Cattolicesimo; sicché misi accuratamente sotto una pietra in cima a un muretto il mio sigaro ed entrai anch’io in chiesa. Vidi allora che andavano a cantare i Vespri. Tutto il villaggio cantava e sapevano molto bene i Salmi; m’accorsi che il loro latino era più vicino a l tedesco che al francese […] Tutto il mio spirito fu rapito e trasfigurato da quest’atto collettivo, e vidi per un momento la Chiesa Cattolica proprio com’era in realtà, e mi ricordai dell’Europa e dei secoli. Mi sentii liberato al tempo stesso da quella tendenza a criticare e a contraddire che, per noialtri, è sempre associata alla Fede. […] Ritrovai il mio sigaro e l’accesi di nuovo, e riflettendo molto più profondamente di prima, non senza lacrime, mi misi a meditare sulla natura della Fede”.

mercoledì 28 settembre 2011

Da Maria Grazia Gotti - Leggere Chesterton a Cuba!

Caro Uomovivo

Oggi ho scoperto su RadioAngulo, in Holguin (CUBA) un bell’articolo sulla letteratura come espressione artistica, contrapposta alla letteratura intesa come riflesso della realtà circostante (“notizie più che arte”) che sembra andare per la maggiore attualmente. Si intitola La escritura como arte y un cuento de Chesterton. Per spiegare ed esemplificare che cosa intenda, analizza “I tre cavalieri dell’apocalisse”, il primo de “I paradossi di Mr. Pond”.
Di GKC afferma: “Chesterton è un'autore che i contemporanei hanno un po' dimenticato. Per molti è uno scrittore minore che ha inventato un simpatico detective nell'inusuale persona di un sacerdote. Ciononostante, è sufficiente leggere la sua produzione abbondante e diversificata per rendersi conto che, tanto per la dimensione dei suoi interessi come per il suo modo di scrivere molto raffinato, era un vero maestro.”
La chiusa dell’articolo recita “Con arte e perspicacia umana, Chesterton ci regala una verità nascosta vestita con la più elegante fantasia. Questo è letteratura”.

Vale la pena leggerlo tutto. 

L’autore è Manuel García Verdecia. Di lui ho scoperto che è poeta, narratore, saggista, traduttore di opere da francese e inglese, oltre che docente di letteratura – condannato al licenziamento, nel gennaio 2010, per “uso improprio di internet” per “condotta sconveniente rispetto all’impegno intellettuale per il processo rivoluzionario” (la traduzione e mia). A quanto ho capito manteneva corrispondenza con scrittori cubani all’estero(!).

Il G. K. Chesterton Institute a Barcellona, Catalunya!

martedì 27 settembre 2011

Il regalo di Frank


Quelli che vedete sono dei libri speciali, almeno per tre buoni motivi.
Primo motivo, sono per la maggior parte libri di Chesterton. Molti di essi sono addirittura prime edizioni in lingua originale.
Secondo motivo: indovinate a chi sono appartenuti?
Ad un grande chestertoniano, di cui abbiamo parlato più volte nel nostro blog e che alcuni fedelissimi soci amano e hanno fatto conoscere agli altri (due nomi spiccano: Angelo Bottone e Antonio Colombo).
Sapete chi era il proprietario di questi volumi?
Padre Stanley Jaki!
Terzo motivo della loro specialità: ci sono stati donati (donati alla Società Chestertoniana Italiana!) da un grande amico, Francis Manion, esecutore testamentario di padre Stanley, per il tramite del nostro caro Antonio Colombo. Sapeva del nostro affettuoso interesse per l'autore di Chesterton, a seer of science ed ha avuto la generosità di donarci questi bei volumi contenenti annotazioni autografe di padre Jaki che leggeremo e valorizzeremo.
Che dire, se non un grandissimo grazie a Frank Manion (e anche al nostro carissimo Antonio, traduttore italiano dell'opera di padre Jaki, che ci ha fatto da tramite)?
Gli invieremo la tessera di socio onorario a vita della SCI, come segno della nostra amicizia e gratitudine, e lo aspettiamo qui in Italia! 

Siamo stati nominati dalla Società Chestertoniana Spagnola Chestertoniani 2011


Fran è uno splendido appassionato di Chesterton, uno degli artefici della rinascita ispanica di Chesterton. Lavoriamo per la stessa buona causa, insomma, e abbiamo lo stesso caro e buon amico che si chiama Gilbert.

Nella calura settembrina spagnola (ma anche italiana!) il blog della Società Chestertoniana Spagnola ha pensato bene di nominare i Chestertoniani del 2011, e tra questi indegnamente ma lietamente ci siamo noi, gli artefici del Blog dell'Uomo Vivo!

Ecco la motivazione ufficiale nella nostra traduzione fatta in casa:

"G. K. Chesterton - Il blog dell'Uomo Vivo. Le ragioni sono più che evidenti in questo caso. Questo è il blog ufficiale della Società Chestertoniana Italiana, che sta facendo un ottimo lavoro di diffusione della vita e dell'opera di Chesterton nel mondo italiano. Vale la pena di visitare la sua pagina, in quanto viene aggiornato molto spesso e contiene le ultime notizie che nessun fan di Chesterton deve lasciar passare".


Che dire se non un GRAZIE gigantesco per tanta bontà? Una cosa si può dire (e non in contraccambio...): andate a visitare il blog degli amici spagnoli, è bello ed istruttivo e sinceramente è splendido che le parole di Chesterton riecheggino nella lengua castellana!

Fuerte, amigos!

Un aforisma al giorno

"Chi non rammenta i suoi peccati tende sempre a ripeterli".

Gilbert Keith Chesterton, Una breve storia d'Inghilterra

Ricordiamo la nuova offerta di libri per i soci (ed anche la Review italiana! da noi in anteprima!)

http://uomovivo.blogspot.com/2011/09/una-nuova-offerta-di-libri-di.html

Il GK Chesterton Institute con Les Amis de Chesterton in Francia!

Dorothy Day su Avvenire di qualche giorno fa (segnalato da Andrea Carbonari, grazie!)


"Cari amici della SCI,
vi scrivo per segnalarvi che oggi (25 settembre) su Avvenire, a pagina 7 di Agorà, c'è un articolo di Lorenzo Fazzini su Dorothy Day ("E Dorothy portò il D-Day dentro la Grande Mela").
Nell'articolo c'è scritto che la Day (figura di primo piano del cattolicesimo sociale statunitense) pregava G.K.C. per ottenere favori e grazie.
Buona settimana,
Andrea Carbonari"

Per chi vuole capire di più il distributismo, ecco un libro di padre Vincent McNabb

http://www.amazon.com/gp/product/0971489467/ref=s9_simh_gw_p14_d8_g14_i4?pf_rd_m=ATVPDKIKX0DER&pf_rd_s=center-2&pf_rd_r=0WYAD0QNH2PAT32TZBXV&pf_rd_t=101&pf_rd_p=470938631&pf_rd_i=507846

Lo sappiamo, è in inglese, ma non è detto che non esista qualche editore che desideri tradurlo e diffonderlo in Italia...

Intanto lo segnaliamo a tutti, in particolare agli editori.

Un bell'articolo di Antonio Socci sul Papa (e che Dio, davvero, ce lo conservi il più possibile!)

http://www.antoniosocci.com/2011/09/dimissioni-del-papa-preghiamo-che-dio-ce-lo-conservi-a-lungo/

domenica 25 settembre 2011

Una interessante recensione di Una gioia antica e nuova (Chesterton su Dickens) tratta, guarda un po', da Il Manifesto

Si intitola "Chesterton sacerdote del visionario Dickens", è uscito i primi di settembre su Il Manifesto a firma di Ivan Tassi, denota una certa conoscenza del Nostro e ci fa piacere. Lo abbiamo trovato su questo blog:

http://notizielibere.myblog.it/archive/2011/09/06/confronti-critici-chesterton-sacerdote-del-visionario-dicken.html

Roberto Prisco scova un altro caso di citazione negata di Chesterton, indovinate fatta da chi...?

Caro Marco,

temo che il Pontefice felicemente regnante abbia negato un'altra citazione del nostro.
Ti sottopongo il caso.

Traggo da "L'Osservatore Romano" on-line con data 24 settembre:


"il riferimento di Benedetto XVI ai fabbricati «di cemento armato senza finestre in cui ci diamo il clima e la luce da soli e non vogliamo più ricevere ambedue le cose dal mondo vasto di Dio» è destinato a restare tra le immagini più suggestive del linguaggio ratzingeriano."

Trovo in "Ortodossia" nel capitolo sulla morale delle favole a pagina 69 della mia edizione la descrizione seguente del mondo contemporaneo:
"stanze allargantisi in prospettive babilonesi, ma mai una finestra né il più piccolo soffio d'aria esterna."

Mi sembra comunque che non sia da considerare una citazione in senso stretto, ma forse si tratta di una forma di consonanza stilistica, dato che non credo che B16 si interessi di aria condizionata, ma di uomini condizionati.

Ciao

Rob

sabato 24 settembre 2011

Un aforisma al giorno

 "Non si diventa vecchi senza aver fastidi; ma io sono diventato vecchio senza annoiarmi. L'esistenza è ancora una cosa mirabile per me, e le do il benvenuto come ad un forestiero".

Gilbert Keith Chesterton, Autobiogrfia

Su Il Foglio l'introduzione al libro di Edoardo Rialti su GKC

http://www.ilfoglio.it/soloqui/10482

venerdì 23 settembre 2011

Il Papa invita il Regno Unito a testimoniare la verità del Vangelo - Messaggio per l'anniversario del viaggio in Inghilterra e Scozia


CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 22 settembre 2011 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha inviato i suoi saluti ai cattolici di Inghilterra e Galles – che hanno festeggiato il primo anniversario del suo viaggio nel Regno Unito – incoraggiandoli ad essere testimoni della verità del Vangelo.
Lo ha fatto in un messaggio inviato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, in occasione di una Messa nazionale di ringraziamento celebrata nella Cattedrale di Westminster a Londra.
La Messa, concelebrata dai Vescovi di Inghilterra e Galles, ha segnato l'anniversario della visita di Stato svoltasi dal 16 al 19 settembre 2010.
Nel messaggio, il Santo Padre invia i suoi “saluti cordiali”, ricordando “con profonda gratitudine il calore dell'accoglienza ricevuta”.
Benedetto XVI ha detto di sperare che l'occasione “serva come rinnovato mandato ad affrontare la sfida [...] lanciata un anno fa in questo stesso luogo: portare una gioiosa testimonianza della verità del Vangelo, che libera la nostra mente e illumina i nostri sforzi di vivere bene e in modo saggio, sia come individui che come membri della società”.
Il Papa ha menzionato in particolare quanti studiano per il sacerdozio, incoraggiandoli a mantenere gli occhi “fissi su Gesù Cristo, a dedicarsi con tutto il cuore alla loro formazione spirituale e intellettuale e ad essere messaggeri fedeli della nuova evangelizzazione”.
Clare Ward, Home Mission Advisor della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles, ha detto a ZENIT in un'intervista che la visita apostolica di Benedetto XVI al Regno Unito “ha avuto un impatto profondo e molto positivo sulla comunità cattolica in Inghilterra e Galles”.
“Molte persone hanno detto di essersi sentite rinnovate nella propria fede e nella loro identità cattolica”, ha aggiunto.

giovedì 22 settembre 2011

Congiure chestertoniane...


Dialogo epistolare tra due soci della SCI dopo il Convegno di St. Vincent:

«Caro...,

certo che ho da chiederti qualcosa!
Non so se il termine legale corretto sia "complicità" o "connivenza", ma in ogni caso le cose stanno così: da tempo, con pacata insistenza, suggerivo al sopracitato marito di leggere L'Osteria Volante perché da sempre lui è appassionato di eroi guerrieri e dunque sapevo quanto avrebbe adorato Dalroy. Nonostante ciò lui latitava. A Saint Vincent si è rimesso in carreggiata, proponendosi di leggere davvero L'Osteria. Ma non avrebbe concretizzato la cosa se io non gli avessi infilato di nascosto il libro nella borsa del pc. Trovatosi a perder tempo all'aeroporto di Francoforte e trovandosi il libro nella suddetta borsa non ha avuto scelta. Morale? L'ha finito in due secondi bruciati.... Ora è in Polonia e credo parli di Dalroy a tutti anche lì; e da due giorni non parla d'altro anche con me (via telefono), cioè letteralmente mi rompe le scatole con il relativismo di Ivywood e quant'altro... è finalmente diventato pazzo. 
Dunque non dobbiamo più dargli tregua e tu devi essere complice-connivente della cosa!!!
La sua mail è... : mettilo dentro tutte le newsletter chestertoniane esistenti e non».

Ecco la risposta del socio:

«Cara...,


considera la cosa già fatta.
A questo punto facciamogli saltare definitivamente la testa mettendogli Il Napoleone di Notting Hill sotto il braccio.
Dovrebbe come minimo autoproclamarsi Sindaco di Casa Sua e difenderla a spada tratta.
Poi ti dirò cosa fare. Di solito si continua facendogli leggere l'Ortodossia e picchiandolo fintanto che non legga i capitoli The ethics of Elfland e The flag of the world.
Dopodiché dovrebbe sentirsi Patriota Cosmico e l'affare è fatto.
In termini legali si chiama arruolare un altro ardito nella banda!».

Mah...

Una nuova offerta di libri di Chesterton (e non solo) riservata ai soli soci SCI.

Unica condizione di questa offerta: essere soci della Società Chestertoniana Italiana! Sarebbe già un buon motivo per associarsi (oltre quello immarcescibile ed insuperabile di essere considerati veri amici di GKC)!

- San Francesco + San Tommaso  € 21,70 anziché € 31,00

San Francesco d'Assisi + San Tommaso d'Aquino + La Nonna del drago (la splendida antologia di saggi brevi di GKC curata dalla SCI) € 32,20 anziché € 46,00

- San Francesco d'Assisi + San Tommaso d'Aquino + La Nuova Gerusalemme (il diario del viaggio in Palestina di GKC) € 39,90 anziché € 57,00

- La Chiesa Cattolica - Dove tutte le verità si danno appuntamento (con la prefazione di Marco Sermarini) + La Nonna del Drago € 19,60 anziché € 28,00

- Babylondon (il libro di Paolo Gulisano su padre Vincent McNabb, importantissimo per conoscere meglio GKC) € 12,00 anziché € 15,00

- Babylondon + La Nonna del Drago € 22,50 anziché € 30,00

- George McDonald il maestro della fantasia (il libro di Paolo Gulisano e Luisa Vassallo, importantissimo per conoscere uno degli ispiratori di GKC) €12,00 anziché € 16,00 (ultime due copie, chi primo arriva bene alloggia!)

- George McDonald + La Nonna del Drago € 23,25 anziché € 31,00

spese di spedizione: € 7,00

In omaggio a tutti coloro che acquisteranno uno dei pacchetti, l'immaginetta di GKC con la preghiera.

Articolo di Edoardo Rialti su Il Foglio di oggi - Ma la Chiesa Cattolica non è fatta per le persone per bene

http://www.ilfoglio.it/soloqui/10465

Nell'articolo qui sopra, pubblicato su il quotidiano Il Foglio di oggi 22 Settembre 2011, a firma di Edoardo Rialti, trovate citato il nostro caro Chesterton e altro ancora.

Ecco una citazione del Nostro che esce dalla bocca dell'ineffabile artista del crimine Flambeau:


“Non ho forse ascoltato i sermoni dei giusti e visto il freddo sguardo delle persone rispettabili? Non sono stato forse catechizzato con quello stile elevato e distaccato, non mi è stato forse chiesto come fosse possibile per qualcuno cadere così in basso? Credete che tutto ciò che mi hanno fatto non mi abbia causato altro che riso? Solo il mio amico qui mi disse esattamente perché rubavo, e da allora non l’ho più fatto".

Troverete pure Dante, Joseph Roth e il suo Santo Bevitore, Shakespeare, col suo Falstaff, lo stregone Gandalf di J.R.R. Tolkien, Manzoni con i suoi Don Rodrigo, fra’ Cristoforo e il cardinal Borromeo, Hawthorne e la Lettera scarlatta e, ahinoi, Barbara Spinelli che fa la morale al Papa dalle colonne di Repubblica...!

martedì 20 settembre 2011

Lindau pubblica The Defendant (titolo italiano: L'Imputato) con la prefazione di Paolo Gulisano


Pubblicato per la prima volta nel 1901, "L'imputato" è la raccolta di saggi con cui G. K. Chesterton inaugura la sua carriera di "principe del paradosso". Questi sedici articoli sono altrettante arringhe appassionate in difesa di ciò che di bello offre il brutto del mondo, in aperto conflitto con la mentalità di allora 'e anche di oggi' ma, soprattutto, in contrasto con quella memoria monotona "che impedisce di vedere le cose nel loro splendore". Gli argomenti trattati sono i più vari; su tutto, però, campeggia il desiderio di celebrare la poesia della vita nella sua immensa varietà. Chesterton fruga nei cumuli di polvere della storia e in ciascuno trova un tesoro: non si rassegna a liquidare come prosaico o banale ciò che il mondo considera tale, ma scava nell'immaginazione per andare oltre i luoghi comuni, convinto che essa non serva "a rendere consolidate le cose strane, quanto piuttosto a rendere strane le cose consolidate", trasformando i fatti in meraviglie. Fedele a quella che sarà la missione di tutta la sua vita, egli ci restituisce il ritratto di un pianeta fatto di miracoli, dove possiamo finalmente riaffermare il nostro "amore naturale per la grandezza, per la vitalità, per la varietà, per l'energia, per la bruttezza".


Segnalazione - Convegno dal titolo: Famiglia = maschio + femmina


Il convegno è a Brescia il 15 Ottobre prossimo. Lo abbiamo catalogato anche col tag "Spade s'incroceranno" proprio perché siamo convintissimi che su questo argomento siamo sulla stessa lunghezza d'onda di chi deve dimostrare che le foglie sono verdi d'estate e che il sole è giallo e non nero. Purtroppo viviamo in tempi abbastanza assurdi per cui dobbiamo ribadire che l'omosessualità non è uno stato fisiologico dell'essere umano e che, scrivendo questo, domattina ritroveremo il sito subissato di insulti, ma non fa niente: le foglie sono sempre verdi d'estate, il sole è giallo, la famiglia è composta da un uomo e da una donna e potremmo continuare per altre tre ore.

Bisogna continuare per altre tre ore.

Ci è stato segnalato dalla nostra amica dottoressa Chiara Atzori, che è sempre sulla breccia nel continuare, come abbiamo detto qui sopra e poco sopra ancora.

Andiamoci! Diffondiamolo!

Se cliccate sulle due immagini, troverete tutto quel che serve.

Dal sito www.gliscritti.it - Un invito a La superstizione del divorzio di G.K. Chesterton. Appunti di Andrea Lonardo


Il Liechtenstein dice no all'aborto.

http://www.forumfamiglie.org/allegati/rassegna_22463.pdf

Il Card. Brandmuller sulla visita del Papa in Germania

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/germania-germany-alemania-chiesa-church-iglesia-papa-pope-el-papa-8092/

Il Premio Capri San Michele ad Angelo Bottone!


Al nostro socio e carissimo amico Angelo Bottone è stato assegnato il premio Capri San Michele (http://www.premiocaprisanmichele.it/), sezione Graham Green, per il suo volume sugli scritti dublinesi di John Henry Newman (http://www.edizionistudium.it/news_2011/23_09_11.htm) di cui il nostro blog si è occupato.


La manifestazione, che prevede un convegno e la cerimonia di premiazione, si svolgerà ad Anacapri dal 23 al 25 settembre.


Chi è d quelle parti, si faccia riconoscere da Angelo!

Segnalazione: Fantomas contro Padre Brown a GialloLuna NeroNotte. 9° Edizione - Ravenna



lunedì 19 settembre 2011

Piacevole sorpresa: sul Jornal da Madeira un articolo su Chesterton - In portoghese

http://www.jornaldamadeira.pt/not2008_12.php?Seccao=12&id=195593&sdata=2011-09-19


Quello che vedete qui sopra è un collegamento con un giornale che esce nell'isola di Madeira, che sta nel bell'arcipelago atlantico di lingua e cultura portuguesa.

E' un interessante articolo di Agostinho Nobile su GKC.

E' spettacolare leggere come suonano alcune citazioni del Nostro in portugues:


«Retirem o Credo Niceno, e façam alguma estranha injustiça aos vendedores de salsichas».



Luca Negri recensisce il Dickens di Chesterton su L'Occidentale - "Di Dickens non si può dire che fosse più interessato all'Umanità che all’uomo"


Forse è vero che i critici letterari sotto sotto non sono altro che letterati mancati o frustrati. Sarà dunque probabile che i migliori fra di loro siano stati i grandi romanzieri e i sommi poeti. Ad esempio, T S. Eliot, autore di eccelse poesie e di preziosi studi critici, sosteneva che “non esiste miglior critico dickensiano del signor Chesterton”. Infatti Gilbert Keith Chesterton, poeta, romanziere, saggista e giornalista, scrisse, a partire dal 1911, anche le prefazioni a tutte le opere di Charles Dickens pubblicate in edizione economica per il grande pubblico britannico. E non è del solo Eliot il parere che la migliore introduzione al mondo dickensiano la si debba proprio a Chesterton.
L’inventore di Padre Brown offrì quelle annotazioni “come dei biscotti da consumare assieme al porto invecchiato della grande commedia inglese”. Allora si tratta di alta pasticceria, giacché Chesterton aveva il dono di incantare il lettore qualsiasi cosa scrivesse, forse anche con le liste della spesa.
Fortunatamente le prefazioni dickensiane sono ora raccolte in volume, Una gioia antica e nuova, edito da Marietti 1820, irrinunciabile per tutti gli appassionati di letteratura britannica. Oltre il fulgore del talento dickensiano e la sua grandezza d’animo si ha modo di incontrare il Dickens politico, molto più complesso e difficilmente classificabile di quanto si possa pensare. È noto che concentrasse il suo lavoro nella descrizione dei poveri, ma non era certo assimilabile al rozzo realismo socialista che si sarebbe imposto nel secolo successivo. Secondo Chesterton “studiava i poveri individualmente, mentre tutta la letteratura moderna tende a trattarli in gruppo”, a farne un’astrazione. Era insomma interessato all’uomo e non all’Umanità. Appare evidente in “Oliver Twist” come la sua battaglia non fosse “quella del bottegaio contro il feudatario, o del nonconformista contro l’uomo di chiesa, del liberoscambista contro il protezionista, o del liberale contro il conservatore”. Era “la rivolta eterna: la rivolta del debole contro il forte”; Dickens attaccava quindi “l’errore di fondo”, possiamo dire che per mezzo dei cattivi dei suoi romanzi faceva indagini sul peccato originale, sebbene non fosse credente.
La sua “satira che mirava sempre all’attacco e non faceva prigionieri” era una pietosa arma morale, proprio come la sferzante allegria dei suoi poveri. A proposito, ci ricorda Chesterton che “per il povero in Inghilterra scherzare è vitale, come il grano” e che “una buona battuta è l’ultima cosa sacra”.
Leggendo “Tempi difficili” si scopre che il suo autore, pur amando tutti gli uomini, “rifiutava di amare tutte le opinioni”; in primo luogo quelle degli utilitaristi, liberisti o socialisti che fossero. Anche nelle questioni economiche il problema lo vedeva a monte, nella “spregevole concezione moderna di lasciare ambigua la morale”.
È vero che nel compilare il suo diario di viaggio negli Stati Uniti, “America”, pecca di paternalismo nei confronti della vecchia colonia, ma non risparmia osservazioni profetiche, vicine a quelle di Tocqueville nel timore che “gli ideali repubblicani si alleassero a un’anarchia sociale”, nella consapevolezza che “il popolo può trasformarsi nel peggiore dei tiranni”. Dickens era sinceramente democratico, ma abbastanza aggredito dalla realtà da riuscire a comprendere “che era in arrivo il momento in cui il popolo avrebbe pregato lo Stato di salvarlo dalla libertà”.
L’argomento centrale delle sue narrazioni rimane comunque la speranza, la virtù teologale da lui non riconosciuta confessionalmente. Nella prefazione a “Grandi speranze”, opera della tarda maturità, Chesterton nota che in ogni suo romanzo “l’aspettativa è su tutto: sulla prossima persona che parlerà, sul prossimo comignolo da cui uscirà fumo, sul prossimo evento, sulla prossima estasi”.

Un aforisma al giorno

"L’uomo è una scintilla che vola verso l’alto. Dio è eterno. Chi siamo noi, a cui è data questa coppa della vita umana, per chiedere di più? Coltiviamo la pietà e camminiamo umilmente. Che cosa è mai l’uomo perché tu lo debba considerare tanto importante? L’uomo è una stella inestinguibile. Dio si è incarnato in lui. La sua vita è preordinata su scala colossale, della quale egli vede solo pochi scorci. Che osi tutto e tutto pretenda: è il Figlio dell’Uomo, che verrà in nuvole di gloria".
Gilbert Keith Chesterton, Diario giovanile, un passo intitolato Two strands (“Due fili”)

Dal prof. Carlo Bellieni - Sei "persona" solo se sei sano! Lo dice il telecristiano



New York TimesLove, Divorce and Alzheimer’s

 

Il telepredicatore Pat Robertson lo sostiene: essere malati di Alzheimer vuol dire essere morti! Dunque è lecito divorziare e abbandonare il marito malato, se la malattia è quella. Alla faccia di "nella salute e nella malattia"! E la cosa è ancora più grave dato che questa è proprio la settimana internazionale delle persone con morbo di Alzheimer, che dovrebbero essere curate, non abbandonate. Ma la cultura generale è questo: l'inno alla solitudine chiamato autonomia

Dal prof. Carlo Bellieni - A scuola mancano figure maschili e i primi a rimetterci sono i bambini


Da L'Occidentale

I bambini non hanno più figure maschili di riferimento! E’ questo l’allarme lanciato in Francia da Le Figaro, quotidiano di larga diffusione, col titolo: “Salviamo i maschietti!”. Senza modello maschile, come cresceranno? Gli fa bene un mondo immaginario e reale fatto solo di gonne e figure maschili spesso (vedi la TV!) solo violente o narcisiste?
Il quotidiano francese punta il dito sul fatto che nelle scuole materne ed elementari ci sono solo maestre e ha ragione; anche in Italia, solo lo 0.7% degli insegnanti sono maschi alle materne e solo il 3.8% alle elementari. Facile dire che ai bambini serve una figura materna, ma le figure dei due sessi sono complementari e indispensabili. E avere una scuola in cui le maestre sono oltre il 90% deve far riflettere: è uguaglianza? Si dirà che nessuno impedisce a un uomo di entrare nella scuola. Già; ma un primo ostacolo è lo stipendio da maestro, che di solito non basta per mantenere una famiglia; più sostennibile e approcciabile per le donne che hanno già una fonte di reddito in casa. Il Nouvel Observateur (quotidiano progressista) riprende l’allarme dello psichiatra infantile Stéphane Clerget: lo sbilanciamento di insegnanti donne/uomini nuoce all’apprendimento dei maschietti; non è un problema di avere meno maestre, ma di riequilibrare un insegnamento devirilizzato, spiega.
Le Figaro aggiungeva anche un’altra chicca: i figli dei divorziati finiscono quasi sempre con l’essere assegnati alla mamma, e il babbo lo vedono solo in qualche week-end dove il genitore maschio finisce per far la parte del parco-giochi per accattivarsi come può un pizzico di cuore del figlio; risultato è che il figlio associa la figura paterna alla giocoleria e a nient’altro. E le figure maschili che passano in TV sono le star dello show biz: cantanti, calciatori, giornalisti d’assalto, urlatori dei talent-show; e vorrei vedere chi di voi le vede come modelli cui ispirare i figli. Ma è questo che i figli bevono.
Oltretutto nel panorama dei bambini è avvenuto anche un altro sovvertimento nel rapporto visivo maschi/femmine. Sono scomparsi i preti. Sono pochi, in Chiesa non ci si mette più piede e il prete ha comunque perso autorità sui media e nella società. Ed è un guaio, perché crolla una roccia dell’educazione e della solidarietà sociale di cui pagheremo e già paghiamo il prezzo. Se poi aggiungiamo la tradizionale tracotante latitanza dei padri nell’educazione dei figli, la frittata è fatta. La bilancia è inclinata: vincono (numericamente e temporalmente) le donne; ma in realtà (per colpa degli uomini volenti o nolenti) pèrdono tutti.
L’allarme per i bambini della “morte del maschio” non deve essere sottovalutato: è un danno per la psiche in formazione, mentre per il pediatra è un fattore di rischio per lo sviluppo; ci sembra attuale anche in Italia. Forse le pari opportunità si dovrebbe offrirle anche ai bambini.

domenica 18 settembre 2011

Chi era Martin Gardner

http://uomovivo.blogspot.com/2011/07/scuola-estiva-su-stanley-jaki-madrid.html

http://uomovivo.blogspot.com/2010/05/ancora-su-martin-gardner-un-post-da.html

http://uomovivo.blogspot.com/2010/05/grazie-ad-angelo-bottone-martin-gardner.html

Lo vedete questo volumetto...?

È un famoso libro di Martin Gardner, Great essays in science.

Ci è stato donato assieme ad altri volumi.

Contiene una parte di Ortodossia, e di esso vi abbiamo parlato sul blog.

Nei prossimi giorni vi parleremo più diffusamente di questo dono speciale...

giovedì 15 settembre 2011

Paolo Gulisano su Radio Maria sabato 17 Settembre 2011

Il nostro Paolo Gulisano sarà ospite di Radio Maria per una trasmissione speciale condotta da Andrea Arnaldi integralmente dedicata al libro Il Destino di Padre Brown (edizioni Sugarco) che andrà in onda sabato prossimo 17 settembre dalle 17,30 alle 19,30.

Sintonizzatevi!

Rassegna stampa demograficamente scarsa e altro ancora


15 Settembre 2011 - Avvenire
SI PARLA DI NOI :: Istat. Nascite giù 552 KB

15 Settembre 2011 - CorrieredellaSera
Istat. Nascite in calo 48 KB

15 Settembre 2011 - Avvenire
Istat. Quest'Italia senza figli 113 KB

15 Settembre 2011 - Avvenire
Omosessuali
La famiglia è fondata sul matrimonio 306 KB

21 Settembre 2011 - Tempi
Fecondazione Artificiale
Sulla pelle di fratello embrione 1.2 MB

15 Settembre 2011 - Avvenire
Parità Scolastica
Troppi tagli, paritarie col fiatone 200 KB

Tempi su Mario Melazzini

http://www.tempi.it/mario-melazzini-io-sono-qui-sette-giorni-compagnia-di-un-medico-malato-di-sla-video

mercoledì 14 settembre 2011

Il primo giorno (di scuola) che vorrei

Dalla nostra amica Maria Grazia Gotti riceviamo e giriamo molto volentieri:

Caro Uomovivo,
ho trovato questa "lettera" molto bella, molto vera, commovente anche per chi dalla scuola è uscito da un pezzo.

Te la segnalo perchè penso che sia bello leggerla, non solo per chi insegna ma anche per i genitori e per tutti quelli che a vario titolo sono impegnati con i giovani, per non dimenticare mai che cosa conta veramente. Valuta se ritieni segnalarla nel blog.

L'autore è Alesandro D'Avenia, insegnante e autore del libro-fenomeno "Bianca come il latte, rossa come il sangue".


Il primo giorno che vorrei
Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente? Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi dall'orecchio dei doveri non ci sento. Ditemi qualcosa di diverso, di nuovo, perché io non cominci ad annoiarmi da subito, ma mi venga almeno un po' voglia di cominciarlo, quest'anno scolastico. Dall'orecchio della passione ci sento benissimo.

Dimostratemi che vale la pena stare qui per un anno intero ad ascoltarvi. Ditemi per favore che tutto questo c'entra con la vita di tutti i giorni, che mi aiuterà a capire meglio il mondo e me stesso, che insomma ne vale la pena di stare qua. Dimostratemi, soprattutto con le vostre vite, che lo sforzo che devo fare potrebbe riempire la mia vita come riempie la vostra. Avete dedicato studi, sforzi e sogni per insegnarmi la vostra materia, adesso dimostratemi che è tutto vero, che voi siete i mediatori di qualcosa di desiderabile e indispensabile, che voi possedete e volete regalarmi. Dimostratemi che perdete il sonno per insegnare quelle cose che – dite – valgono i miei sforzi. Voglio guardarli bene i vostri occhi e se non brillano mi annoierò, ve lo dico prima, e farò altro. Non potete mentirmi. Se non ci credete voi, perché dovrei farlo io?

E non mi parlate dei vostri stipendi, del sindacato, della Gelmini, delle vostre beghe familiari e sentimentali, dei vostri fallimenti e delle vostre ossessioni. No. Parlatemi di quanto amate la forza del sole che brucia da 5 miliardi di anni e trasforma il suo idrogeno in luce, vita, energia. Ditemi come accade questo miracolo che durerà almeno altri 5 miliardi di anni. Ditemi perché la luna mi dà sempre la stessa faccia e insegnatemi a interrogarla come il pastore errante di Leopardi. Ditemi come è possibile che la rosa abbia i petali disposti secondo una proporzione divina infallibile e perché il cuore è un muscolo che batte involontariamente e come fa l'occhio a trasformare la luce in immagini. Ci sono così tante cose in questo mondo che non so e che voi potreste spiegarmi, con gli occhi che vi brillano, perché solo lo stupore conosce.

E ditemi il mistero dell'uomo, ditemi come hanno fatto i Greci a costruire i loro templi che ti sembra di essere a colloquio con gli dei, e come hanno fatto i Romani a unire bellezza e utilità come nessun altro. E ditemi il segreto dell'uomo che crea bellezza e costringe tutti a migliorarsi al solo respirarla. Ditemi come ha fatto Leonardo, come ha fatto Dante, come ha fatto Magellano. Ditemi il segreto di Einstein, di Gaudì e di Mozart. Se lo sapete, ditemelo.

Ditemi come faccio a decidere che farci della mia vita, se non conosco quelle degli altri. Ditemi come fare a trovare la mia storia, se non ho un briciolo di passione per quelle che hanno lasciato il segno. Ditemi per cosa posso giocarmi la mia vita. Anzi no, non me lo dite, voglio deciderlo io, voi fatemi vedere il ventaglio di possibilità. Aiutatemi a scovare i miei talenti, le mie passioni e i miei sogni. E ricordatevi che ci riuscirete solo se li avete anche voi i vostri sogni, progetti, passioni. Altrimenti come farò a credervi? E ricordatemi che la mia vita è una vita irripetibile, fatta per la grandezza, e aiutatemi a non accontentarmi di consumare piccoli piaceri reali e virtuali, che sul momento mi soddisfano, ma sotto sotto sotto mi annoiano.

Sfidatemi, mettete alla prova le mie qualità migliori, segnatevele su un registro, oltre a quei voti che poi rimangono sempre gli stessi. Aiutatemi a non illudermi, a non vivere di sogni campati in aria, ma allo stesso tempo insegnatemi a sognare e ad acquisire la pazienza per realizzarli quei sogni, facendoli diventare progetti.

Insegnatemi a ragionare, perché non prenda le mie idee dai luoghi comuni, dal pensiero dominante, dal pensiero non pensato. Aiutatemi a essere libero. Ricordatemi l'unità del sapere e non mi raccontate solo l'unità d'Italia, ma siate uniti voi dello stesso consiglio di classe: non parlate male l'uno dell'altro, vi prego. E ricordatemelo quanto è bello questo Paese, parlatemene, fatemi venire voglia di scoprire tutto quello che nasconde prima ancora di desiderare una vacanza a Miami. Insegnatemi i luoghi prima dei non luoghi. E per favore, un ultimo favore, tenete ben chiuso il cinismo nel girone dei traditori. Non nascondetemi le battaglie, ma rendetemi forte per poterle affrontare e non avvelenate le mie speranze, prima ancora che io le abbia concepite. Per questo, un giorno, vi ricorderò.



Scusate, leggete anche questo articolo - Il filosofo ateo Costanzo Preve contro l’arroganza laica: «sto con Ratzinger!»

http://www.uccronline.it/2011/09/10/il-filosofo-ateo-costanzo-preve-contro-larroganza-laica-%C2%ABsto-con-ratzinger%C2%BB/

Un interessante articolo di Luca Negri su San Francesco ed Emma Bonino


Dall'Osservatore Romano - A cinque anni dalla lezione di Ratisbona - Manuele II Paleologo e la croce azzurra di padre Brown

http://www.osservatoreromano.va/portal/dt?JSPTabContainer.setSelected=JSPTabContainer%2FDetail&last=false=&path=/news/cultura/2011/212q11-Manuele-ii-Paleologo-e-la-croce-azzurra-di-.html&title=Manuele%20II%20Paleologo%20%20e%20la%20croce%20azzurra%20di%20padre%20Brown&locale=it

Nel collegamento qui sopra trovate un articolo che compare sull'edizione del 15 Settembre 2011 dell'Osservatore Romano a firma di Miguel Delgado Galindo, sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici, il quale articola un'interessante riflessione sulla Lectio Magistralis di Papa Benedetto XVI a Ratisbona nel settembre di cinque anni fa, ma lo fa in maniera originale e chestertoniana partendo dal più famoso dei racconti di Padre Brown:


"Questo passo della lezione magistrale del Papa a Ratisbona, mi è tornato di recente alla memoria, mentre rileggevo il racconto del celebre scrittore britannico Gilbert K. Chesterton — di cui lo scorso 14 giugno sono stati ricordati i settantacinque anni dalla scomparsa — La croce azzurra, pubblicato per la prima volta nel settembre del 1910 su una rivista londinese, «The Story-Teller», e raccolto nel primo volume delle novelle di padre Brown, volume che porta come titolo L’innocenza di Padre Brown".

La riflessione è interessante e vi invitiamo a leggerla. Da questo deduciamo che ci sono almeno due chestertoniani nella Città del Vaticano, anche se era da un po' che ce ne eravamo accorti, e ne siamo contentissimi.

Un grazie a Roberto Prisco che ce l'ha segnalata.

Ancora sulla Chesterton Review in edizione italiana



Ricordiamo a tutti che al Meeting di Rimini è stata lanciata in anteprima la Chesterton Review in edizione italiana.

Noi della SCI siamo molto soddisfatti della pubblicazione perché crea uno spazio di riflessione sulla figura di Chesterton ulteriore rispetto al nostro blog, con uno spessore di rilievo. Ricordiamo infatti che la pubblicazione della Review italiana è strettamente collegata con quella in lingua originale, di cui riprende l'impostazione e parte dei contenuti, cui si aggiungono quelli più specificatamente italiani.

Il primo numero è caratterizzato dagli atti e dai riflessi sulla stampa del convegno su Chesterton occorso a Roma presso Villa Malta lo scorso 17 Maggio 2011, oltre che da ulteriori contenuti (un estratto da La Ballata del Cavallo Bianco, un articolo del prof. Dermot Quinn su Chesterton e Roma, le note introduttive di padre Ian Boyd, presidente del Chesterton Institute for Faith & Culture e direttore della Chesterton Review, di padre Antonio Spadaro, scrittore e prossimo direttore de La Civiltà Cattolica e vicedirettore della Chesterton Review, e di Marco Sermarini, presidente della Società Chestertoniana Italiana, una serie di brani di e su G.K. Chesterton, come una lettera del card. Albino Luciani, il futuro Papa Giovanni Paolo I, resoconti e testimonianze del tour di padre Boyd e Dermot Quinn in Italia).

L'edizione italiana si aggiunge a quella storica in lingua inglese, giunta al suo trentasettesimo anno di vita, a quella in lingua spagnola nata nel 2006, alla rivista portoghese del 2009 e alla francese del 2010.

Il prestigio della rivista è indubbio: vi hanno scritto Marshall McLuhan, padre Stanley Jaki, Aidan Mackay tanto per citare alcuni nomi.

Ricordiamo a tutti che abbiamo a disposizione ancora alcune copie della Review che potete richiedere al nostro indirizzo di posta elettronica

societachestertoniana@gmail.com

al prezzo di € 18,00 oltre le spese di spedizione.

martedì 13 settembre 2011

Leggete questo articolo di Antonio Socci su Padre Pio, è tosto al punto giusto

Bravo, Socci!

Leggete tanto per capire come la pensava Padre Pio sul comunismo e quanto si possa deformare la realtà ed esserne convinti.

http://www.antoniosocci.com/2011/09/uno-sfregio-a-padre-pio/
>

venerdì 9 settembre 2011

Un aforisma al giorno

"L’ideale che intossica in minor misura è l’i­deale veramente ideale; questo ci fa bruscamente rinsavire, come è proprio di tutte le vette e i precipizi e le grandi di­stanze".


Gilbert Keith Chesterton, Eretici

Un aforisma al giorno

"La forma peggiore di schiavitù è quella detta cesarismo, ovvero, la scelta di una persona ardita o brillante come despota perché è adatta al caso. Perché questo significa che gli uomini scel­gono un rappresentante, non perché li rappresenta, ma per­ché non li rappresenta".


Gilbert Keith Chesterton, Eretici

Guardate che cosa combina la nostra amica Annalisa Teggi...


La nostra amica Annalisa Teggi ama le cose belle e le sa anche fare (guardate le sue traduzioni di Chesterton: la benemerita e mai abbastanza lodata Ballata del cavallo bianco, Cosa c'è di sbagliato nel mondo...).

Qui si dà da fare con altri due simpatici amici (guardateli tutti e tre nella foto!) con Dante Alighieri, un poeta chestertoniano ante litteram! Naturalmente scherziamo (i puristi e i privi di senso dell'umorismo potrebbero non capire... Ma poi a ben guardare il titolo che abbiamo or ora affibbiato al Sommo Poeta non è così fuori dai gangheri... Chesterton lo amava, tra l'altro).

Vi consigliamo di andarli a vedere, l'11 Settembre a Ravenna. Sono persone che valgono.

giovedì 8 settembre 2011

Padre Antonio Spadaro prossimo direttore di Civiltà Cattolica

È notizia di ieri che padre Antonio Spadaro sarà il nuovo direttore della Civiltà Cattolica subentrando a padre Giampaolo Salvini.

Padre Antonio è un nostro amico ed è il coeditore con il GK Chesterton Institute for Faith and Culture della Chesterton Review italiana, uscita in anteprima sl Meeting di Rimini, quindi gli vanno le felicitazioni di tutti i chestertoniani d'Italia!

Qui sotto in bel pezzo su padre Antonio di Paolo Rodari dal suo blog:

http://www.paolorodari.com/2011/09/07/il-cyberteologo-spadaro-da-springsteen-alla-guida-della-civilta-cattolica/

Bravo, padre Antonio, e siamo sempre memori della bella ospitalità a Villa Malta presso la sede della Civiltà Cattolica lo scorso maggio a Roma durante la tournée di padre Ian Boyd. Un'atmosfera di casa.

Grazie!

mercoledì 7 settembre 2011

Rassegna stampa

DOPO ANDREOTTI CHE NEL 1977 TOLSE FESTIVITA' RELIGIOSE PROFONDAMENTE RADICATE (SAN GIUSEPPE, CORPUS DOMINI, ECC.), IL GOVERNO STA PER ABOLIRE LE FESTE PATRONALI
Ancora una volta viene ferito il sentimento popolare nell'assoluta indifferenza di gerarchia cattolica e politici di ogni schieramento (invece per l'abolizione delle festività laiche, su proposta PD e con l'approvazione unanime degli altri partiti non se ne è fatto di nulla)
di Riccardo Cascioli
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VASCO ROSSI: LA VITA SPERICOLATA PRESENTA IL CONTO
Il mediocre cantante di Zocca mi ha sempre fatto tristezza, anche quando ero un'adolescente e lui cantava a Sanremo e, in teoria, ero una perfetta candidata a subire il suo fascino
di Costanza Miriano
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VASCO ROSSI ELOGIA LA CULTURA DELLO SBALLO ESALTANDO GLI PSICOFARMACI
Il cantante-guru viene osannato da televisioni e giornali, ma per i giovani suoi fans si tratta di un messaggio devastante che propone la vita spericolata come modello
di Danilo Quinto
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ANIMALISMO TRIONFANTE: SECONDO IL TRIBUNALE DI MILANO I DIRITTI DEI GATTI SONO SUPERIORI A QUELLI DEGLI UOMINI
L'animalismo ha paradossali conseguenze: del resto una delle prime leggi approvate da Hitler fu l'abolizione della vivisezione sugli animali! Si sa poi come è andata a finire...
da Corrispondenza Romana
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PROCESSARE GHEDDAFI? SPUNTANO DI NUOVO LE CONTRADDIZIONI DI NORIMBERGA
Ci si accanisce con i dittatori caduti in disgrazia, ma nessuna Corte sovrannazionale ha mai processato Stalin, Pol Pot o Mao Tse-Tung (e oggi nessuno si sogna di processare Fidel Castro)
di Mario Palmaro
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IL SINDACO DI FORTE DEI MARMI CHIEDE DI POTER CELEBRARE MATRIMONI SULLA SPIAGGIA
Meno significato spirituale gli sposi danno al matrimonio, più la festa è cafona, eccentrica, costosa, sguaiata
di Costanza Miriano
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GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU' IN SPAGNA: MANIFESTANTI ATEI DENUNCIATI PER INSULTI E VIOLENZE A PELLEGRINI E DISABILI





Vi mostriamo in un video le immagini di militanti atei e omosessuali di mezza età che urlano bestemmie contro il volto spaventato di sedici-diciottenni impauriti
da Unione Cristiani Cattolici Razionali
Parallelamente alla Giornata Mondiale della Gioventù cattolica, si è svolta di fronte al mondo anche quella della "Gioventù atea", in cui gruppi di "liberi pensatori" (come si fanno chiamare atei e agnostici militanti) e omosessuali hanno marciato intonando inni contro la Chiesa e il Vaticano, dando del "nazista" e del "pedofilo" al Papa e ai pellegrini. (...)
Anche il quotidiano "L'Unità" riconosce l'effetto controproducente delle manifestazioni anticlericali madrilene. Si parla di circa 2000 persone, comprese giornalisti e osservatori. E «le immagini di militanti di mezza età che urlano bestemmie contro il volto spaventato di sedici-diciottenni impauriti ha disgustato il pubblico spagnolo». Mentre la setta dei razionalisti atei italiani si concentra infantilmente sulla spazzatura che i cattolici avrebbero lasciato all'aerodromo di Cuatro Vientos, tentando così di sminuire la portata dell'evento, i quotidiani spagnoli riportano dell'arrivo delle prime denunce. (...)
Un gruppo di sette pellegrini francesi, tra i quali diversi bambini e un ragazzo disabile in carrozzina, hanno depositato presso la Polizia di Stato una serie di denuncie contro un gruppo di atei partecipanti alla manifestazione anticlericale del 17 agosto 2011 a Madrid. La gioventù atea è accusata di insulto, persecuzione e umiliazione. L'incidente è avvenuto alle 21 circa nei pressi della metropolitana Sol. Proprio in quella zona, tra l'altro, sono stati arrestati diversi giovani anticlericali e molti cattolici sono rimasti feriti. I ragazzi, tra cui Anne-Marie C., di 23 anni della Normandia, hanno riferito di aver incrociato la comitiva "anti-cattolica" mentre erano alla fermata della metropolitana, venendo presto insultati e minacciati di "bruciare i crocifissi e gli zaini" che loro tenevano in mano. Il tutto condito da varie e pesanti ingiurie. Nicola T., 20 anni, ha dichiarato che nella spedizione atea c'era anche una donna vestita in costume da gatto con frustra nera e cinghie, la quale ha cominciato a molestare e umiliare sessualmente uno dei disabili in carrozzina (18 anni), mentre un altro ragazzo anticlericale faceva gesti osceni con le dita. Il gruppo ha impedito ai pellegrini di prendere la metropolitana e uno dei giovani cattolici ha avuto un attacco di panico, perdendo coscienza per un po'. (...)
I pellegrini che sono stati ospitati al Polideportivo de Aluche hanno trovato le porte forzate e una volta rientrati dopo la serata hanno trovato le loro valigie rotte, oggetti di valore rubati e l'abbigliamento dei sacerdoti strappato e gettato a terra. Hanno quindi avverito immediatamente la polizia che ha iniziato immediatamente le ricerche. Le vittime hanno dichiarato che da come si mostrava la situazione non si trattava solo di una rapina ma di una vera e propria vendetta da parte degli anticlericali. (...)
Gli arrestati sono 8, tutti laici, e 11 feriti (compresi 2 poliziotti). Parla anche di un gruppo di radicali che ha attaccato con pugni e calci venti giovani cattolici che si trovavano nella High Street, prima dell'arrivo della polizia. (...)
Il difensore civico per l'infanzia della Comunità di Madrid, Arturo Canalda, ha riferito l'apertura di un'"inchiesta ufficiale" per accertare se vi sia stata "aggressione o minacce" ai pellegrini della GMG da parte di gruppi atei. Si è detto speranzoso di ricevere nei prossimi giorni denunce di famiglie di bambini che sono stati "attaccati o insultati".  Ha dichiarato: «Una cosa è il diritto degli individui di esprimere opinioni un altro è insultare o attaccare le persone. Tutti i bambini godono di una protezione speciale ed è nostro dovere studiare e chiarire i casi segnalati». Il difensore civico per l'infanzia ha descritto come "molto grave" quello che è successo nelle ultime ore del 17 agosto 2011. (...)
Il sindacato di Polizia di Madrid ha accusato il governo per aver permesso ai violenti manifestanti laici di arrivare a contatto con i pellegrini cattolici. (...)
Secondo il portavoce della polizia madrilena, l'organizzazione del governo è stata pessima. E' stato permesso infatti che, a causa della confusione organizzativa i pellegrini in piazza sono stati insultati da più di un migliaio di manifestanti laici, i quali hanno anche tentato di aggredire e derubare alcuni giovani, senza che la polizia fosse presente in numero sufficiente. Quello che è successo è stato giudicato come un "grande caos", che ha offerto uno «spettacolo grottesco e doloroso di un ragazzino che non sapeva perché venisse attaccato, gettato a terra e insultato in modo aggressivo». (...)
La Confederazione Spagnola di Polizia (CEP) e l'Unione professionale di Polizia (SPP), hanno congiuntamente pubblicato un comunicato in cui affermano che i loro agenti hanno ricevuto "minacce di morte" attraverso internet da alcuni dei manifestanti presenti durante la "Marcia laica". Hanno così sporto denuncia e stanno prendendo le opportune misure legali per individuare informazioni sulle identità personali e gli indirizzi di questi soggetti.
A proposito di Internet, ci pare doveroso segnalare che il sito web della GMG è stato preso di mira da hacker messicani particolarmente aggressivi, che hanno così voluto unirsi alle violente proteste anticlericali nella piazza di Madrid.