lunedì 7 luglio 2008

Papa Benedetto il chestertoniano

... si può dire ad un Papa?
Sì, certamente. E' un complimento.

Ecco che cosa ha detto il nostro caro Papa, uno dei pochi che difende il popolo, la gente comune ("Dio ama la gente comune perché ne ha fatta tanta" diceva Gilbert...).

Il Papa è libero e non si fa condizionare dalle ideologie conservatrici o progressiste. Semplicemente ama il popolo che Dio gli ha affidato, e ama tutto il popolo. Per cui ha fatto una bella dichiarazione che vorremmo sentire spesso fare da tanti altri che hanno a cuore più le sorti del proprio "partito" o della propria "idea" che quelle del popolo.

Purtroppo spesso noi cattolici ci misuriamo sulla base degli schemi hegeliani destra/sinistra, conservatore/progressista, e questi schemi non sono nostri.

In realtà siamo cattolici, entità entica sui generis, disse qualcuno.
La questione non è schiettamente politica, è di identità. Altrimenti saremo sempre tirati ora qua, ora là da chi vuole il nostro sangue e nient'altro.

Comunque, tornando a bomba, ecco cosa ha detto, tra le varie cose, il Papa ieri all'Angelus. Chesterton sta saltellando di gioia:

"Domani, 7 luglio, i Capi di Stato e di governo dei Paesi membri del G8, insieme ad altri leaders del mondo, si riuniranno in Giappone per il loro vertice annuale. In questi giorni, si sono alzate numerose voci – tra cui quelle dei Presidenti delle Conferenze Episcopali delle citate Nazioni – per chiedere che si realizzino gli impegni assunti nei precedenti appuntamenti del G8 e si adottino coraggiosamente tutte le misure necessarie per vincere i flagelli della povertà estrema, della fame, delle malattie, dell’analfabetismo, che colpiscono ancora tanta parte dell’umanità. Mi unisco anch’io a questo pressante appello alla solidarietà! Mi rivolgo quindi ai partecipanti all’incontro di Hokkaido-Toyako, affinché al centro delle loro deliberazioni mettano i bisogni delle popolazioni più deboli e più povere, la cui vulnerabilità è oggi accresciuta a causa delle speculazioni e delle turbolenze finanziarie e dei loro effetti perversi sui prezzi degli alimenti e dell’energia. Auspico che generosità e lungimiranza aiutino a prendere decisioni atte a rilanciare un equo processo di sviluppo integrale, a salvaguardia della dignità umana".

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