lunedì 14 aprile 2008

Bruce Marshall ristampato


Vi diamo notizia della ristampa di un romanzo molto molto bello dello scrittore scozzese cattolico Bruce Marshall, Il Miracolo di Padre Malachia.

Il libro, pubblicato in Italia da Jaca Book, è stato nuovamente edito, con una bella copertina coloratissima.

La storia la si conosce, ma merita di essere nuovamente apprezzata.

Siamo in Scozia, in un quartiere di Edimburgo. Il parroco cattolico di questo quartiere ha chiesto l'aiuto di un monaco benedettino, padre Malachia Murdoch, per insegnare il canto gregoriano ai suoi parrocchiani.

Questo placido benedettino abituato alla vita contemplativa, simpatico e schietto, si lancia in una sfida temeraria e singolare con un ministro della Chiesa riformata, il reverendo Hamilton, e arriva a scomodare il buon Dio per compiere il prodigio di trasferire la scandalosa sala da ballo Giardino dell'Eden, con i suoi avventori e le sue ballerine, dal centro di Edimburgo fin sulla cima di una roccia in riva al mare, allo scopo di riportare la città alla fede perduta.
Con strisciante umorismo e acuto realismo Marshall smaschera l'esito fallimentare di una ragione che delimita presuntuosamente il regno del possibile e del reale.

Un brano per invogliarvi:

Il reverendo Humprey Hamilton, a cui piaceva la frase, ripetè: "Mi è sempre sembrato, mi è sempre sembrato che Spagna e Portogallo fornissero l'argomento definitivo".
"Cioè?" [disse padre Malachia].
"Intendo dire che le Madonne sanguinanti, le chiese piene di fronzoli, gli amuleti benedetti, il clero barbuto che si trova nella penisola iberica costiuisce per la normale e sana mente inglese l'ultima refutazione della teologia romana". [...] Ma cosa stata per dire quel poveretto di fronte a lui? Si sforzò di ascoltare.
"Non capisco come ciò che lei dica possa avere a che fare con ciò di cui stiamo parlando. Lei , come gli osservatori più superficiali, confonde l'inessenziale con l'essenziale. La religione cattolica è una religione intellettuale. Non abbiamo paura di nessuno in questo senso. Prenda san Tommaso d'Aquino, per esempio. Prenda la Summa. Per chiunque sappia leggere il latino in quel libro c'è la risposta per ogni cosiddetto problema moderno. La gente sembra immaginare che dubbi e difficoltà siano una scoperta di oggi!"
[...]"Ma perchè tutta questa insistenza sui miracoli? Alla fine sono così innecessari e così impossibili. Le leggi naturali, padre, non si possono spezzare. [..] Le ricordo che la narrativa della Bibbia è colorita largamente dalle immaginazioni orientali di coloo che la scrisssero".
"Ho sempre notato che eretici e miscredenti sono i primi a dar credito di osservare un comandamento così difficile tanto che anche i santi facevano fatica. Sono piuttosto convinto che, se Dio volesse, Egli potrebbe trasferire la sua chiesa o il Giardino dell'Eden in mezzo al Sahara"
Fuori dalla porta del Giardino dell'Eden c'era un enorme avviso, stampato in blu e rosso che annunciava che domani sera, sabato 10 dicembre, c'era ciò che era tecnicamente conosciuto come "Late Night" e che le ragazze del coro "Whose baby are you?" sarebbero state presenti. La data continuava a ripetersi per una ragione o per l'altra nella testa di padre Malachia. Dieci dicembre, dieci dicembre, dieci dicembre. Improvvisamente si ricordò! Il 10 dicembre è la festa della Traslazione della Santa Casa di Loreto. Era una coincidenza incredibile che stesse discutendo con un ereitoc del miracolo della traslazione il giorno della vigilia di questa festa. E improvvisamente, sicuro che fosse più che una coincidenza, disse: "Domani è l'anniversario della traslazione da Nazareth a Loreto della casa in cui nostro Signore si incarnò nella Vergine Maria.E' un miracolo in cui, non dubito, lei non crede. Ma se ci incontriamo qui domani sera alle undici e mezza io, con l'aiuto di Dio, farò sì che il Giardino dell'Eden, la sua Late Night, le ragazze del coro Whose Baby are you? venga trasportato in qualsiasi posto lei decida. Alle undici e mezzo precise, non ritardi".

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